Il nostro reporter Tommaso ha incontrato la Dottoressa Elisabetta Cavigioli, per approfondire il
significato del termine Agricoltura Biologica, e di conseguenza anche quello di prodotto biologico
certificato, per capire come riconoscerli e capire cosa viene servito nei nostri
ristoranti bio di fiducia.
Cosa si intende esattamente con il termine agricoltura biologica?
L'agricoltura biologica è un metodo di produzione ben definito dal punto di vista legislativo a livello comunitario
e nazionale.
Il termine "agricoltura biologica" indica un metodo di coltivazione di frutta e ortaggi che ammette solo l'impiego di
sostanze naturali, cioè presenti in natura, escludendo l'utilizzo di sostanze di sintesi chimica (concimi, diserbanti,
pesticidi per capirci) e di Organismi Geneticamente Modificati (OGM).
Per difendere le colture da parassiti ad esempio si possono usare solo sostanze di origine naturale
espressamente autorizzate e dettagliate
dal Regolamento europeo (e raccolte nella cosidetta “lista positiva”).

L'agricultura biologica ammette solo l'impiego di sostanze naturali
Quali sono le caratteristiche di questo tipo di agricoltura?
Per salvaguardare la fertilità naturale di un terreno si utilizzano materiale organico come il letame, gli sfalci
(anche le erbacce possono essere utili!), il sovescio ( piante come il trifoglio e la senape, con particolari
proprietà nutritive).
In caso di necessità, per la difesa delle colture
si interviene con sostanze naturali vegetali, animali o minerali:
estratti di piante, insetti utili che predano i parassiti, farina di roccia o minerali naturali per correggere struttura
e caratteristiche chimiche del terreno e per difendere le coltivazioni dalle crittogame.
Alla difesa delle colture si provvede innanzitutto in via preventiva, selezionando specie resistenti alle malattie
e intervenendo con tecniche di coltivazione appropriate, come, ad esempio,
la rotazione delle colture: non coltivando consecutivamente sullo stesso terreno la stessa pianta, da un lato si
ostacola l'ambientarsi dei parassiti e dall'altro si sfruttano in modo più razionale e meno intensivo le sostanze
nutrienti del terreno.
Si può aiutare la produzione con la piantumazione di siepi ed alberi che, oltre a ricreare il paesaggio, danno
ospitalità ai predatori naturali dei
parassiti e fungono da barriera fisica a possibili inquinamenti esterni.
Infine si coltiva con il sistema della consociazione,ossia coltivando in parallelo piante sgradite l'una ai parassiti
dell'altra.
Agricoltura biologica significa anche sviluppare un modello di produzione che eviti lo sfruttamento eccessivo delle risorse
nnaturali, in particolare del suolo, ma anche dell'acqua e dell'aria.
Si possono definire prodotti biologici solo quelli certificati.
Attenti alla certificazione sulle etichette.
Come si riconoscono i prodotti di agricoltura biologica?
La sicurezza è data dall’etichettatura.
L’etichetta dei prodotti biologici deve per legge indicare:
• nome dell’organismo di controllo autorizzato, e suo codice, preceduto dalla sigla IT;
• codice dell’azienda controllata;
• numero di autorizzazione (sia per i prodotti agricoli freschi che trasformati)
• la dicitura:
“organismo di controllo autorizzato con D.M. Mi.R.A.A.F. n……. del ……… in applicazione del
Reg. CEE n.2092/91”.
Invece facoltativi sono il marchio europeo e la dicitura “Agricoltura biologica-Regime di controllo CE”.